
LASER CO2

• effetto ionizzante, mutageno e potenzialmente cancerogeno quando l'energia del singolo fotone è tale da poter rompere i legami chimici (fino a 600 nm)
• effetto fotochimico, noto come effetto di biostimolazione, meglio fotobiomodulazione in relazione alla potenzialità di alcuni laser di inibire funzioni cellulari (lambda compreso tra 600 e 1300 nm. che corrisponde alla finestra terapeutica)
• effetto di agitazione termica, che si concretizza fisicamente in un riscaldamento del tessuto (lambda maggiore di 1300 nm. infrarosso B, C onde lunghe es. radar, diatermia, ipertermia)
Da un punto di vista fisico è fondamentale ripetere che alla brevità della lunghezza d'onda corrisponde una elevata energia del fotone e quindi una sua elevata capacità ionizzante.